20 giugno 2025


Attraversando di nuovo la città per imboccare la Via Francigena, mi sono fermato ad ammirare la Cattedrale di Troia con il suo rosone a undici raggi. Poi sono partito: sono sceso in mezzo ai campi e ho iniziato a camminare sotto il sole cocente.

La tappa era in piano e molto semplice: si alternava asfalto a sterrato. I paesaggi erano a dir poco fantastici, dovunque c’era qualcuno che lavorava la terra. 

Arrivato a metà strada potevo vedere davanti a me, in cima a un colle, Castelluccio dei Sauri, la meta; dietro, sull’altra collina, il profilo  della città di Troia. Inaspettatamente, ad un incrocio in mezzo al nulla, ho trovato un bar. 

Dopo la pausa ho ricominciato a camminare lasciando la strada principale per un tratturo. Un po’ di vento alleggeriva il caldo. Proseguendo sempre dritto, immerso nei miei pensieri, ho fiancheggiato coltivazioni di grano, pomodori, cipolle, basilico…  poi ho svoltato a destra ed è iniziata la salita per Castelluccio.

Alle 12.30 stavo attraversando il paese per raggiungere la chiesa di San Salvatore. Sono ospitato in parrocchia.